Parodontite e malattie sistemiche: la correlazione a molti sconosciuta

Parodontite e malattie sistemiche: la correlazione a molti sconosciuta

‘L’ Organizzazione Mondiale della Sanità nella “Resolution on Oral Health”, approvata il 21 gennaio del 2021, riconosce la salute orale come parte integrante del benessere generale della persona.’ Questa storica decisione finalmente riconosce ufficialmente la stretta correlazione fra salute orale e salute sistemica.

Un esempio che aiuta a capire l’importanza di questo prezioso riconoscimento è la PARODONTITE. Per quanto sia una malattia infiammatoria localizzata nella bocca, è anche correlata alla salute di tutto il corpo.

Con l’aumento dell’infiammazione sistemica ed il passaggio di batteri dal cavo orale al circolo sanguigno, può essere associata ad alcune malattie infiammatorie croniche. Pensa che la parodontite è associata a ben 57 condizioni sistemiche: diabete, malattie cardiovascolari e pressione arteriosa, morbo di Alzheimer, artrite reumatoide, obesità, complicanze ostetriche, ecc.

Descrivo in questo articolo la stretta correlazione con il diabete.

La parodontite ed il diabete hanno un legame bidirezionale: chi ha il diabete si può ammalare più facilmente di parodontite e viceversa chi ha la parodontite si può ammalare più spesso di diabete.

Controllare la parodontite significa garantire un miglior controllo glicemico nei pazienti affetti da diabete. L’evidenza scientifica dimostra che le forme più gravi di parodontite influiscono negativamente sul controllo glicemico nel diabete e nella glicemia in soggetti non diabetici.

Tieni ben a mente che:

  • La parodontite è una delle complicazioni più comuni del diabete
  • Il diabete si associa ad un aumento di gengivite e parodontite
  • Una cattiva salute gengivale potrebbe anticipare lo sviluppo del diabete
  • Il rischio per un diabetico di ammalarsi di parodontite è 2 o 3 volte maggiore.

Inoltre, la parodontite può essere responsabile della comparsa di complicazioni associate con il diabete come la retinopatia, la neuropatia e le malattie cerebrovascolari e cardiovascolari. Se soffri di diabete, il tuo organismo non è resistente verso le infiammazioni. Inoltre, l’infiammazione implica maggiore resistenza all’azione dell’insulina, e questo implicherà un peggior controllo della glicemia.

Esiste una diretta relazione fra gravità ed estensione della parodontite e peggioramento del controllo glicemico. Il diabete provoca una forte risposta infiammatoria e questo accelera la distruzione dei tessuti parodontali.

Un diabetico con parodontite avanzata corre 3 volte più rischi di mortalità cardiorenale rispetto a un diabetico senza parodontite, e le malattie renali terminali sono 5 volte più frequenti.

La prevenzione della parodontite è un ottimo modo per controllare l’influenza negativa che questa malattia può provocare in chi è diabetico.

Ricorda sempre che a salute del cavo orale deve essere parte integrante del trattamento del diabete!

LA TANTO TEMUTA PIORREA

LA TANTO TEMUTA PIORREA

Hai ma sentito parlare di parodontite? È di piorrea?

Stiamo parlando della stessa patologia, conosciuta dalla maggioranza con il nome di piorrea, la temuta piorrea: malattia che fa cadere i denti.

Il nome corretto è parodontite:   malattia infiammatoria irreversibile  che colpisce l’organo parodontale, l’organo che sostiene i nostri denti senza farli muovere ed è formato da 4 componenti: osso, cemento radicolare, legamento parodontale, gengiva.

La gengiva è l’unica parte di questo organo visibile ai nostri occhi, gli altri componenti sono al di sotto di essa.

La parodontite è sempre preceduta da una gengivite.

La causa principale della parodontite  è la placca, una pellicola batterica che si forma costantemente sui nostri denti.

I batteri producono tossine che, a seconda della reazione del nostro organismo, colpiscono inizialmente la gengiva  per poi estendersi all’osso. La causa che scatena la parodontite è quella batterica ma è necessario che il soggetto sia anche suscettibile a sviluppare una forte risposta infiammatoria.

La suscettibilità è normalmente genetica e si manifesta come una maggiore tendenza all’infiammazione. Il soggetto suscettibile che sviluppa la parodontite tende ad iper reagire allo stimolo batterico, il che determina una forte infiammazione che distrugge le gengive, l’osso e il legamento che circondano il dente.

Il 47% della popolazione sopra i 35 anni, quasi 1 adulto su 2, è suscettibile a sviluppare la parodontite. Esistono anche fattori legati allo stile di vita, come il tabagismo o lo stress, che predispongono allo sviluppo di patologie parodontali. Inoltre una serie di patologie e stati fisiologici favoriscono lo sviluppo della parodontite come il diabete, l’obesità, l’osteoporosi, la gravidanza.

Nei soggetti più suscettibili l’accumulo dei batteri contenuti nella placca dentale determina una forte risposta infiammatoria a livello gengivale formando le tasche gengivali. Nelle tasche gengivali i batteri proliferano indisturbati e  innescano una risposta infiammatoria sempre più elevata tale da distruggere i tessuti parodontali con conseguente  riassorbimento dell’osso. La presenza di tasca gengivale è espressione di patologia parodontale. Questo processo degenerativo, se non arrestato, provoca la perdita del dente.

La perdita dei denti comporta varie problematiche:  funzionali (disturbi masticatori, digestivi e  posturali), fonatorie (disturbi della voce, difficoltà a pronunciare correttamente alcune parole), estetiche,  quest’ultime agiscono a livello psicologico e sociale, provocando disagio e perdita dell’autostima e, in definitiva, della qualità di vita.

I SINTOMI DELLA PARODONTITE

  • Sanguinamento gengivale
  • Gengive infiammate e arrossate
  • Dolore gengivale
  • Sensibilità dei denti al caldo o al freddo durante l’assunzione di cibi o bevande
  • Gengive ritirate
  • Aumento dello spazio fra i denti o cambiamento di posizione
  • mobilità dentale
  • Alitosi
  • Sensazione di sapore amaro o metallico in bocca
  • Comparsa di pus fra i denti e le gengive

Non ignorare questi sintomi, anche se non hai dolore. Negli stadi iniziali non è sempre manifesto il dolore. Rivolgiti subito ad uno studio di professionisti preparati nella diagnosi e nel trattamento della malattia parodontale.

Oggi possediamo tutti gli strumenti per arrestare il processo della malattia, dipende però da te. Dalla tua volontà di non trascurare i primi campanelli d’allarme e correre al riparo!

TI SANGUINANO LE GENGIVE?

TI SANGUINANO LE GENGIVE?

Quando lavi i denti o quando mordi una mela o qualsiasi altro alimento ti sanguinano le gengive?

Oppure hai un sanguinamento spontaneo, avverti un sapore di sangue in bocca o vedi sangue sul cuscino al risveglio? Se la risposta è SI leggi attentamente questo articolo.

Avere le gengive che sanguinano, anche saltuariamente, non è normale. Il sanguinamento è indice di patologia. L’unico sanguinamento fisiologico che non deve preoccupare è quello del ciclo mestruale. Purtroppo il sanguinamento non da dolore, e la cultura del nostro paese è ancora quella che avere le gengive che sanguinano sia normale, sia una predisposizione, ‘l’ho ereditato da mia mamma che aveva le gengive deboli’ questa è l’affermazione che mi sono sentita ripetere maggiormente nella mia professione.

Le gengive che sanguinano sono il campanello d’allarme che ti vuole comunicare che hai la gengivite: malattia che colpisce il parodonto, organo che sostiene il dente. La gengivite è una malattia caratterizzata dall’infiammazione delle gengive, è probabilmente la patologia più diffusa al mondo: quasi tutti hanno avuto almeno una volta nella vita le gengive arrossate, gonfie sanguinanti.

Secondo la classificazione la gengivite si divide in 2 categorie:

  • Gengivite indotta da placca batterica
  • Gengivite da cause specifiche

La forma più comune è la gengivite da accumulo di placca batterica, conseguenza di una scarsa o scorretta igiene orale domiciliare. Questo è il motivo per cui è una patologia tanto diffusa: la maggior parte della popolazione non riesce a pulire denti e gengive in modo corretto. La presenza di questa placca determina una risposta infiammatoria.

Esistono situazioni in cui la gengivite si sviluppa più facilmente, e anche in assenza di placca, fra queste ci sono le variazioni ormonali alle quali siamo tutti più o meno soggetti,  avvengono durante la pubertà, la gravidanza,  la menopausa e l’andropausa. Il sesso femminile è più suscettibile a questa gengivite da cause specifiche, ci sono donne che lamentano fastidi gengivali durante il ciclo mestruale.

La gengivite si previene con una corretta igiene orale domiciliare e sedute professionali ogni 6 mesi presso un professionista.

La notizia positiva è che dalla gengivite si può guarire, se diagnosticata in tempo è una malattia reversibile.

Se trascurata può evolvere, nel soggetto suscettibile, in parodontite malattia conosciuta anche con il nome di piorrea o gengivite espulsiva. La parodontite è una malattia non più reversibile, nelle fasi più avanzate porta alla perdita dei denti.

Non abituarti mai al sanguinamento gengivale, al gonfiore e al rossore, rivolgiti ad uno studio competente che sappia ripristinare il tuo stato di salute gengivale.